L’avvento degli smartphone ha cambiato la nostra quotidianità. La possibilità di comunicare, condividere, informare e rimanere sempre aggiornati.
Il mobile ha cancellato qualsiasi distanza, siamo tutti amici e non esistono località ignote.
I vantaggi di questa evoluzione sono evidenti, ma come spesso accade esistono anche i fattori negativi.
L’amore e la passione verso l’universo mobile hanno sviluppato un atteggiamento opposto, una vera e propria dipendenza da questo strumento, la nomofobia.
Precisamente il termine “nomofobia” designa la paura incontrollata di rimanere sconnessi dal contatto con la rete di telefonia mobile.
L’argomento viene trattato questa mattina da Alessia Chinellato su “Metro”, il Quotidiano nazionale a diffusione gratuita.
La giornalista presenta “Checky”, una nuova App che non solo monitora quante volte è stato controllato il cellulare, ma anche dove è stato utilizzato maggiormente.
L’obiettivo principale è quello di prendere consapevolezza dell’uso che viene effettuato dello smartphone.
L’articolo “Viviamo taggati dagli smartphone” mostra alcuni dati interessanti:
“Mediamente un utente lo controlla anche 100 volte al giorno. Connessi in primo luogo per scaricare la posta (76%) e per interagire sui social e sulle chat (76%), per giocare (35%) o orientarsi (32%) o fare operazioni di banca (24%). Connessi principalmente quando si è in fila per qualche commissione e sui mezzi di trasporto (82%), in vacanza (70%), a casa (63%) e in ufficio (40%).”
Vuoi avere tutte le informazioni sul Web Marketing ?
Segui i nostri aggiornamenti!
Hai trovato utile questo articolo ? Condividilo su Facebook, Twitter e Google + !
Leave A Comment